Una seconda testimonianza del piacevole rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione in Italia.

Da stamattina presto (8 Luglio 2015) provo a comunicare con l'INPS, senza successo.

Il simpatico ente pubblico ha pensato di darmi 15 giorni di tempo per provare la mia innocenza, pena l'impossibilita' di ricevere compenso per un lavoro svolto per un altro ente pubblico. Quello che devo provare e' di essere a posto con i pagamenti dei contributi. A loro non risulta.

A loro che emisero nel 2011 cartella esattoriale che pagai nel 2013, e che nel 2014 mi richiesero quegli stessi soldi. A loro che mi confermarono, di persona, che in effetti il pagamendo del 2013 sistemava le cose, e che potevo avere il DURC senza problemi.

Ecco, loro, nel 2015, mi richiedono ancora una volta quella ricevuta di quel pagamento, fatto 4 anni prima.

L'ho tenuto, non vi bastera' ad affossarmi, chiedermelo. Ce l'ho!

Allora, visto che non basta, facciamola piu' difficile. Mettiamo nel documento di "invito a regolarizzare" due indirizzi di posta elettronica a cui spedire la documentazione, come unica possibilita' di replica. Non un numero di telefono, solo due indirizzi di posta elettronica.

Ce l'ho la posta elettronica, non mi affosserete.

Allora facciamo che i due indirizzi di posta elettronica sono invalidi:

SMTP error from remote mail server after RCPT TO::
    host mx10.inps.it [2.228.23.11]: 550 #5.1.0 Address rejected.
 SMTP error from remote mail server after RCPT TO::                
    host mx.libero.it [212.48.24.20]: 550 Invalid Recipient [smtp-07.iol.local; LIB_520]

Non mi avrete, vado sul sito dell'INPS. Lo trovo pure rinnovato (viva Tito Boeri). Addirittura ci sono vari modi per comunicare.

Provo il primo: un'applicazione VOIP che usa Flash. Peccato, io sento l'operatore ma l'operatore non sente me.

Provo il secondo: Skype (ancora tecnologia proprietaria): Digita 1 per fare questo o quello, ma Skype per linux non ha il tastierino numerico. Non mi avrete. Attendo due ore di messaggio, poi finalmente escono allo scoperto e risponde l'operatore. Ci parlo. Capisce, ma dice: peccato, via Skype non posso passarle direttamente la sede di competenza. Poi cade la linea.

Ok, uso il telefono normale. Ho il tastierino. Cerco di capire, con la mente annebbiata dalla frustrazione, cosa dica la vocina. Pare abbia sempre 9 scelte ad ogni passo, e ogni passo sembra piu' difficile del precedente. Posso pure urlare a voce "Artigiano!" "Commerciante!". Lo faccio, almeno mi sfogo.

Mi risponde l'operatore 65289. Le spiego. Ma mentre le spiego cade la linea.

Riprovo. Telefono. Operatore. Mi da due indirizzi di posta eletronica certificata da utilizzare. Chiedo: "ma accettano mail da indirizzi non certificati?" non so se capisce la domanda, comunque risponde di no. Chiedo: "ma accettano mail da indirizzi PEC normali o solo CEC-PAC" ? Risponde: "solo da CEC-PAC".

Vado sul servizio CEC-PAC (https://postacertificata.gov.it) per controllare se sia ancora possibile inviare mail (il servizio e' in dismissione da piu' di sei mesi ormai, e c'e' un piano graduale per cui ad un certo punto non puoi piu' inviare mail ma ancora riceverne). Ecco, non posso inviare CEC-PAC. Ma (che fortuna) ho potuto ricevere quella che l'INPS mi ha mandato stanotte alle 2:00 (immaginate che bella dormita mi sono fatto?).

Dunque di nuovo al telefono. Voglio parlare con qualcuno. Vorrei in realta' prendere qualcuno a calci in culo ma sono una persona educata e posata e gentile, quindi riesco a controllarmi e credo che riuscirei tranquillamete a parlare con qualcuno. Ma mi serve un appuntamento, perche' insomma devo pure lavorare, altrimenti come faccio a versare i soldi delle pensioni degli amministratori pubblici che mi forniscono questi servizi di qualita' ?

Quindi, operatore. "Voglio un appuntamento."
"Ma ha partita IVA" ?
"Si, certo".
"Allora no, niente appuntamento."
"Gli appuntamenti si danno solo ai privati cittadini."

Voglio andar via :/